Descrizione
I cinque quesiti referendari, sono così suddivisi:
- 4 riguardano il lavoro
- 1 riguarda la cittadinanza
Tutte le proposte hanno ampiamente superato il minimo di 500.000 firme, raggiungendo milioni di sottoscrizioni.
Si ricorda che si tratta di referendum abrogativi, ovvero finalizzati a cancellare alcune norme attuali, ripristinando quelle precedenti.

- Licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti
Si propone, attraverso l’abrogazione di un decreto del Jobs Act sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, il ripristino della possibilità di reintegro del lavoratore nel posto di lavoro in tutti i casi di licenziamento illegittimo.
- Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese
L’obiettivo è eliminare il tetto massimo all'indennità per licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti, consentendo al giudice di determinare l'importo senza limiti predefiniti.
- Contratti a termine
Si propone di abrogare alcune norme contenute nel Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che regolano la possibilità di instaurare contratti a tempo determinato e le condizioni per le proroghe e i rinnovi.
- Responsabilità solidale negli appalti
Il quesito chiede l'abrogazione della norma che esclude la responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore, per gli infortuni sul lavoro derivanti da rischi specifici dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.
- Cittadinanza italiana per stranieri
Attraverso tale quesito si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana.