Sebbene la sua costruzione risalga al 1876, è la testimonianza di un particolare gusto architettonico diffusosi in Caluso intorno al 1860, ispirato all’edilizia popolare inglese.
Questo stile ha riscontro diretto con le stazioni e i caselli distribuiti lungo la linea ferroviaria Chivasso –Ivrea, costruita tra il 1856 e il 1858 dalla ditta inglese Brassey & Henfrey, che ne aveva avuto l’appalto, con le varianti apportate dai piemontesi Peyron e Comotto (quest’ultimo celebre ingegnere calusiese).
La suddetta compagnia propose per l’appunto questo modello che era già in auge in Gran Bretagna: ai Calusiesi lo stile sobrio ed armonico degli edifici piacque assai, ed è possibile ancora oggi trovarne traccia in parecchie case private (tra l’altro alcune, presocchè invariate, si affacciano tuttora su questa stessa piazza Mazzini).
Questo edificio venne costruito nel 1876 per il peso pubblico a bilico, tuttora in funzione. Per tutto il sec. XIX e i primi decenni del XX secolo serviva anche da punto di ristoro per carrozze e convogli che trasportavano le merci da e per i mercati di Ivrea-Valle d’Aosta e Chivasso –Torino.
Curiosità
Anche le acacie che popolano i nostri boschi si diffusero a partire dal 1858, poiché vennero piantate lungo le sponde della ferrovia nei tratti collinosi per consolidarne i fianchi ed evitare smottamenti e frane.