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Regione Piemonte

Chiesa della Madonna delle Grazie

Chiesa del Comune di Caluso

Descrizione

Chiesa Parrocchiale della Madonna delle Grazie - Parrocchia San Calocero e Sant’Andrea

Il 25 aprile 1522, con solenne cerimonia presieduta dal curato don Bonifacio d’Orio e dai Sindaci e Procuratori della “Università di Caluso” Giovanni Pietro Squarra, Battista Pivio, Pietro Ferro e Giovanni Facino, secondo quanto risulta dal rogito del notaio Giorgio Salveto, venne posata la prima pietra della chiesa parrocchiale di Caluso, in uno spiazzo ottenuto dalla demolizione di parecchie case acquistate appositamente dal Comune. Va tenuto presente che solo il Municipio e la popolazione di Caluso sostennero le spese iniziali per la costruzione di una chiesa che si voleva “grande e bella”, per testimoniare la fede religiosa e le ambizioni civili della Comunità poiché la Curia e i Signori di Caluso si erano dissociati. Per questo, ma anche per le calamità naturali (epidemie, siccità, moria di bestiame) e gli eventi bellici che in quegli anni afflissero Caluso, la costruzione proseguì lentamente, anche se si iniziò ad officiarvi sin dal 1534.
I lavori ripresero con un certo slancio dopo le epidemie di peste dal 1577 e del 1581 (fu per questo che venne dedicata alla Madonna delle Grazie), con contributi in denaro da parte dei cittadini più benestanti e con “roide” (prestazioni gratuite) da parte dei meno abbienti.
Il visitatore apostolico Gerolamo Pelagatta da Chivasso, che la vide nel 1583 nel bel mezzo dei lavori, la definì “la prima del canavese”. Venne collaudata nel 1584 e decorata nel 1585, ma poi sopravvenne una ulteriore stasi che durò fino al 1660, quando venne intrapresa la costruzione della grandiosa torre campanaria. Nel 1737 si costruì la sacrestia, nel 1768 il coro, su disegno dell’arch. Bernardino Bernasconi, indi nel 1770 si costruisce il ricco altar maggiore e la grandiosa balaustra su disegno dell’arch. Borra.
Nel 1776 a spese del marchese Valperga di Masino venne aggiunto al campanile un ultimo piano in cui vennero alloggiate le campane (che suonavano anche i quarti per regolare i turni d’acqua cui si dovevano attenere i contadini per l’irrigazione dei campi). Venne pure installato l’orologio (1781) che però, sin dall’inizio, non funzionò mai bene per l’eccessivo scampanio.
Nel 1782 viene ingrandita e dotata di orto la canonica, acquistando il sito dalla confraternita della Misericordia.
Nel 1869 viene abbassato il pavimento, con l’eliminazione di due scalini della gradinata esterna e viene ampliata la chiesa in larghezza di un metro e mezzo verso piazza S. Marta, con la costruzione di quattro cappelle supplementari.
Nel 1879, ben 357 anni dopo la posa della prima pietra, la chiesa parrocchiale di Caluso, finalmente completa, veniva solennemente consacrata e dedicata a Maria Assunta da mons. Davide Riccardi, vescovo di Ivrea.
Nel 1894 venne restaurata la facciata, con l’eliminazione dei due pinnacoli a proseguimento delle lesene, e rifatta la copertura, nel 1898 venne dotata di illuminazione elettrica. Altri importanti interventi di manutenzione e abbellimento ebbero luogo in tempi diversi anche in questo secolo (1922, in occasione del quadricentenario, nel 1960 e nel 1977).
Sempre nel 1977 venne adottato il nuovo altare, opera dello scultore Silla Brancaleoni, per officiare “ di fronte al popolo” come prescritto dalla nuova liturgia.

Curiosità

La costruzione del campanile richiese due anni di lavoro, costò 8.000 lire e l’impiego di 35.000 mattoni, oltre alla calce e 40 brente di vino offerte dal marchese Scaglia di Verrua per i muratori. Dal 1675 al 1751, nell’attuale canonica, c’era la sala della Credenza e quella di udienza del Giudice; per questo motivo proprio davanti all’ingresso era collocata la gogna, tuttora esistente, dove venivano esposti i malfattori.
Prima del 1675 le riunioni della Credenza avvenivano in case private o, nel caso di decisioni importanti, davanti all’assemblea dei capi famiglia convocati in piazza al suono di campana. Dopo il 1751 le riunioni avvenivano nel palazzo Savi
Nell’attuale piazza Valperga si svolgeva il mercato settimanale, le cui origini risalgono alla seconda metà del sec. XVI. Da un verbale del 5 dicembre 1678 apprendiamo che si svolgeva “in giorno di Sabato”. Venne spostato in piazza Ubertini dopo il 1839, quando la piazza venne ampliata (nel 1895 venne costruita la tettoia, distrutta poi con il bombardamento del 30 aprile 1945). Si cominciò a tenere il mercato il lunedì soltanto nel 1809, con un decreto data 20 settembre dello stesso anno, firmato nientemeno che da Napoleone I.

Modalità di accesso

Accesso libero e/o su prenotazione

Indirizzo

Via Monsignor Pittarelli, 1 - 10014 Caluso (TO)

Contatti

Ultimo aggiornamento: 24/12/2024, 11:01

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