In una bolla del gennaio 1204 papa Innocenzo III menziona, con la chiesa di San Calocero anche una chiesa di Sant’Andrea, che sorgeva sul colle omonimo “fuori dalle mura” con annesso cimitero.
Venne questa costruita verso la fine del sec. XII per servire i rioni Pescarolo, Rua e Sant’Andrea e le borgate Geranio, Squarre e Splendendo, per le quali era scomodo salire fino al colle di San Calocero.
Ma già nel 1522 risulta che anche questa chiesa era troppo piccola per le esigenze di Caluso. Quando si cessò di seppellire nel cimitero di San Calocero (1662), il cimitero della chiesa di Sant’Andrea fu l’unico operante in Caluso, e restò tale fino a quando vennero istituiti i cimiteri di Rodallo (1810) e Vallo (1844). Si cessò di seppellire a Sant’Andrea nel 1854, quando l’epidemia di colera ne saturò la capienza e fu necessario adottare un nuovo cimitero in regione Macellio.
La chiesa, sebbene ormai cadente, venne ancora officiata fino al 1898. Due anni prima il cimitero venne purgato e le ossa vennero portate in Macellio, con una memorabile cerimonia. Così il canonico Manfredi Credo, arciprete di Caluso, potè realizzare un suo sogno, quello di costruire un oratorio festivo per i giovani.
L’area del cimitero diventò campo da gioco e l’antica chiesa venne demolita e la sua area inclusa nel nuovo edificio che, su progetto dell’ing. Alessandro Druetti, venne completato nell’arco di due anni e costò 40.000 lire, che vennero raccolte per sottoscrizioni fra i cittadini.
Il 7 luglio 1900 l’Oratorio Sant’Andrea venne inaugurato (fu il primo della diocesi di Ivrea): Venne anche dotato di un salone per gli spettacoli , sicchè nel 1920 si costituì una Filodrammatica assai attiva. Lo stesso locale (dicembre 1923) venne attrezzato anche come sala cinematografica, che restò attiva fino agli anni “60, poi cadde in disuso.
Recentemente (primi anni “90) il salone, per volontà di mons. Pittarelli, fino al 1997 Arciprete di Caluso, venne riattivato ed attualmente è utilizzato per spettacoli teatrali, conferenze, convegni, ecc.
Curiosità
A gestire e dirigere l’oratorio vennero chiamati i Salesiani di Foglizzo, fra questi un certo don Milford, inglese e appassionato di calcio, che rese popolare fra i giovani questo sport, tanto che già nel 1913 veniva praticato in Caluso (la prima squadra di calcio in grado di affrontare un campionato venne tuttavia fondata solo nel 1922).