Si dice che il maresciallo Charles Cossè de Brissac, nella sua permanenza a Caluso (intorno al 1560) abitasse in una casa in Pescarolo che, quando se ne tornò in Francia, lasciò ad un suo amico e collaboratore, il medico Farcy a cui si ascrive l’origine della famiglia Farcito.
Questi si stabilì in Caluso, esercitandovi con successo la professione medica, in cui eccelleva.
Nel 1724 i suoi discendenti ricostruirono la casa originaria, ampliandola. A quell’epoca risale il grandioso portone in legno, autentico capolavoro barocco, che tuttora si può ammirare e di cui, purtroppo, non si conosce l’autore.
Posteriori di una trentina di anni sono invece le belle decorazioni del soffitto di alcune camere, dovute a quello stesso Cignaroli che eseguì gli affreschi del Convento e alla sacrestia della Parrocchiale.
Verso l’inizio del XIX secolo la casa passò per dote al notaio Druetti di Rivarolo e da questi fu trasmessa all’avvocato Del Corno di Crescentino, indi ai Garambois de Deserts e da questi infine ceduta ai Passera.